La plasticità della corteccia motoria primaria umana (M1) ha un ruolo critico nel controllo motorio e nell'apprendimento. Il cervelletto facilita queste funzioni usando il feedback sensoriale. Abbiamo studiato se l'elaborazione cerebellare delle informazioni afferenti sensoriali influenza la plasticità della corteccia motoria primaria (M1). I protocolli di stimolazione theta-burst (TBS), sia eccitatori che inibitori, sono stati usati per modulare l'eccitabilità della corteccia cerebellare posteriore e per condizionare una plasticità di M1 costante. La plasticità di M1 è stata successivamente indotta in 2 modi diversi: mediante stimolazione associativa associata (PAS) che coinvolge l'elaborazione sensoriale e mediante una TBS che coinvolge esclusivamente circuiti intracorticali di M1. L'eccitazione cerebellare ha attenuato la plasticità di M1 indotta da PAS, mentre l'inibizione cerebellare l'ha migliorata e prolungata. Inoltre, l'inibizione cerebellare ha abolito la risposta specifica della topografia della plasticità di M1 indotta da PAS, con effetti che si diffondono alle mappe motorie adiacenti. Al contrario, l'eccitazione cerebellare non ha avuto alcun effetto sulla plasticità di M1 indotta da TBS. Ciò dimostra il ruolo chiave del cervelletto nell'innesco della plasticità di M1 e proponiamo che sia probabile che si verifichi a livello nucleare talamico o olivo-dentato influenzando l'elaborazione sensoriale. Suggeriamo che un tale innesco cerebellare della plasticità di M1 potrebbe modellare l'imminente comando motorio favorendo o inibendo il reclutamento di diverse rappresentazioni muscolari.
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Article posté le 07/04/2020
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