Studi di stimolazione cerebrale della funzione cerebellare non motoria: una revisione sistematica
La prova di un ruolo del cervelletto nelle funzioni non motorie è stata dimostrata dalla ricerca clinica e dal neuroimaging. Questi approcci non consentono di inferire relazioni causali dalla manipolazione sperimentale del cervelletto. La stimolazione magnetica transcranica e a corrente può consentire una migliore comprensione del cervelletto attraverso l'alterazione temporanea del suo funzionamento in volontari sani. Questa revisione ha esaminato tutti gli studi sul ruolo cerebellare nelle funzioni non motorie utilizzando la stimolazione cerebrale non invasiva. Su 7585 articoli ritenuti da una ricerca iniziale, 26 soddisfacevano criteri di selezione specifici. L'analisi ha rivelato effetti comportamentali su apprendimento, memoria, cognizione, elaborazione emotiva, percezione e tempistica, sebbene i risultati non fossero sufficientemente simili da offrire una dichiarazione definitiva del ruolo del cervelletto. L'applicazione non invasiva della stimolazione del cervelletto presenta sfide dovute all'anatomia circostante e alle aree target coinvolte relativamente piccole. Questa revisione ha analizzato i metodi utilizzati per affrontare queste sfide al fine di suggerire miglioramenti metodologici per la definizione di standard per la posizione degli obiettivi di stimolazione cerebellare e livelli appropriati di stimolazione.
Source:
Simon Tomlinson, Nick Davis e Robert Bracewell, Brain stimulation studies of non-motor cerebellar function: A systematic review in Neuroscience & Biobehavioral Reviews 37(5) · Marzo 2013
Article posté le 17/08/2020
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