Di Aude Rambaud (Boulogne) [Link alla dichiarazione di interessi]
Shock e trauma cranico ripetuti nei pugili e praticanti di alcune arti marziali sono associati, in caso di verghe cavum e allungamento del cavum setto pellucido, con una riduzione del volume del cervello e un declino delle funzioni psicomotorie e della velocità di esecuzione. Queste opere sono apparse in JAMA Neurology.
I pugili e gli appassionati di alcune violente arti marziali rischiano in grande per il loro cervello. Un nuovo studio americano stabilisce un chiaro legame tra la pratica di queste attività che espongono a ripetuti traumi alla testa e al declino cognitivo. Questo è uno studio di coorte comprendente 476 professionisti attivi o in pensione rispetto a 60 soggetti di controllo senza storia di trauma cranico. A questi partecipanti è stato chiesto della loro salute mentale: depressione, impulsività, sonno attraverso diversi questionari specifici. La loro funzione cognitiva è stata valutata utilizzando i segni vitali del SNC e il volume di diverse strutture cerebrali misurate mediante risonanza magnetica. I lottatori, principalmente uomini, avevano in media 30 anni (18-72 anni). Coloro che presentavano una verga cavale dopo ripetuti traumi presentavano capacità psicomotorie compromesse con maggiore lentezza in generale rispetto ai lottatori che non presentavano questa alterazione (differenza stimata di –11,3; IC al 95% –17,4 - –5,2; P = 0,004) nonché una diminuzione del volume del cervello (–31191 mm3; –61903 - –479 mm3; P = 0,05). Inoltre, la lunghezza del cavum setto pellucido era associata a una riduzione della velocità di esecuzione (–0,39; –0,49 - –0,28; P <0,001), nella velocità psicomotoria (–0,43 ; –0,53 - –0,32; P <0,001) e anche una riduzione del volume del cervello (–1072 mm3 per ogni aumento di 1 mm della lunghezza del CSPV; –1655 - –489 mm3; P <0,001).
Riferimento:
Jonathan K. Lee et al. Association of Cavum Septum Pellucidum and Cavum Vergae With Cognition, Mood, and Brain Volumes in Professional Fighters, JAMA Neurol. Pubblicato online il 9 settembre 2019. [Trova l'abstract online]
Data di pubblicazione: 20 settembre 2019
Article posté le 27/09/2019
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